Offri la tua merenda

28 luglio 2024 | XVII Domenica del Tempo Ordinario – anno B

In questa diciassettesima domenica del tempo ordinario il Vangelo ci offre per la riflessione l’immagine bellissima di un giovinetto che ha il coraggio di offrire la sua merenda per poter sfamare la folla di persone che erano radunate attorno a Gesù per ascoltare la sua parola.

La tradizione ha voluto che questo giovinetto fosse Siro. Quel ragazzino è rimasto talmente folgorato da come Gesù ha saputo trasformare il suo misero dono che, seguendo l’apostolo Pietro è arrivato in Italia, si è sistemato qui al Nord e da noi ha cominciato a raccontare la bellezza del suo incontro con Gesù e tutto quanto ha scoperto nell’ascolto dell’apostolo. Noi lo ricordiamo appunto come san Siro.

Racconto questa tradizione perché è un santo a cui la nostra comunità è legata. Sulla facciata della nostra chiesa parrocchiale troviamo la statua di san siro nel ricordo della prima chiesa parrocchiale dell’anno 1000 dedicata proprio a san siro e che oggi possiamo visitare all’interno del nostro cimitero. Questo santo dice per forza qualcosa alla nostra comunità.

Inoltre, oggi noi festeggiamo san Pantaleone, martire. Festeggiamo dunque un testimone della propria fede, proprio come Siro ha fatto nella sua vita.

Siro ha avuto il coraggio di mettere la sua misera merenda a disposizione dei tanti che Gesù voleva salvare e così ha offerto a Dio la possibilità di compiere il grande prodigio che noi oggi chiamiamo moltiplicazione dei pani.

Pantaleone ha messo a disposizione quel poco che era per curare gratuitamente chi viveva nel dolore del corpo e dell’anima.

Siro ha dato a Dio la possibilità di dire al mondo che l’uomo che si ciba del desiderio di ascoltare la sua parola e si impegna a metterla in pratica, non avrà più fame in eterno (quella folla seguiva Gesù per ascoltarlo ed è stata sfamata).

Pantaleone ha offerto a Dio la possibilità di dire al mondo che l’unico medico delle anime e dei corpi è Dio stesso.

E tu come ti metti a disposizione di Dio? Cosa può mostrare Dio attraverso la tua presenza, attraverso ciò che offri di te stesso?

Ciascuno di noi è invitato a dire al mondo con la propria vita la gioia sperimentata nell’incontro con Cristo. Questo significa essere cristiani, questo significa essere testimoni, questo significa essere martiri. Invochiamo il vostro aiuto santi Siro e Pantalone, come voi avete avuto il coraggio di abbandonarvi ciecamente alla chiamata di Dio sanando i bisogni di una umanità affamata di salvezza, aiutateci a guardare i fratelli con lo sguardo misericordioso di Cristo per poter scorgere anche oggi i bisogni più nascosti di questi fratelli che il Padre mette sul nostro cammino. Amen.