17 marzo 2024 | V Domenica di Quaresima
Il Vangelo di questa 5 domenica di quaresima ci mostra un grande desiderio di vedere Gesù.
È un desiderio che forse c’è nel cuore di tanti cristiani, o, forse, più che un desiderio è ormai una speranza delusa: facile per gli ebrei di 2000 anni fa, loro lo hanno incontrato, lo hanno visto, hanno assistito ai miracoli, hanno mangiato il pane moltiplicato … ne siamo davvero sicuri che è stato così facile per loro? Quanti di questi erano sotto la croce? Ma ancora prima: quanti di questi erano in piazza ad urlare “crocifiggilo”?
Non basta vedere per credere!
È per questo che Gesù risponde a questo desiderio con quel discorso che è così difficile che possiamo perdersi facilmente.
Al centro di questo discorso però c’è una immagine che può aiutarci: l’immagine del seme messo nella terra.
In un altro passo Gesù, parlando dei profeti, disse: “È dai loro frutti che li riconoscerete” (Mt 7,16).
Infatti, un seme gettato nella terra può essere segno di speranza oppure di grande delusione; un seme in sé non sfama nessuno ma se lo si lascia morire nel terreno può produrre molti frutti e sfamare interi villaggi. Serve tempo e speranza. Ciò che manca a noi oggi. Il tempo … sembra che ce lo hanno portato via e la speranza … non sappiamo cosa farcene perché siamo delusi e affaticati e ci rifugiamo nel passato.
“Signore, vogliamo vedere Gesù”. È la richiesta dei Greci di Gerusalemme. Gesù lo possiamo vedere solo nei frutti di coloro che hanno avuto il coraggio di lasciar germogliare il seme della Parola nel terreno della propria vita.
Noi stessi possiamo mostrare il volto di Gesù, se nella nostra vita abbiamo il coraggio di lasciarci plasmare dal Verbo della Vita. Le nostre azioni, le nostre scelte quotidiane, il nostro modo di esprimerci, di guardare i fratelli, la natura, la società, possono diventare frutti di quel seme d’Amore che abita in noi dal giorno stesso in cui Dio ci ha pensato.
Signore Gesù,
seme d’Amore sparso sull’umanità,
vogliamo vederti,
vogliamo sperimentarti
vogliamo conoscerti.
In noi, terreno impoverito dalla zizzania,
sei presente come Speranza:
per un futuro
illuminato dal tuo Amore,
per un futuro
in cui ogni uomo possa scoprire il tuo Volto santo,
per un futuro
in cui tutti gli uomini si scoprono fratelli.
Manda il tuo Spirito
a rinforzare questo povero terriccio.
Disseta il nostro desiderio di te.
Fa che le nostre azioni,
i nostri pensieri
e le nostre parole
siano frutti del tuo Amore.
Amen