07 luglio 2024 | XIV Domenica Tempo Ordinario – B
In questa 14 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, il Vangelo sembra proprio parlare a noi, “addetti ai lavori” o comunque a noi che siamo a messa ogni domenica e che diciamo di conoscere Gesù.
Già, conosciamo Gesù, più o meno bene, come lo conoscevano i suoi concittadini. L’hanno visto crescere nella bottega del padre Giuseppe, conoscono bene tutta la sua famiglia, l’hanno visto giocare per le strade di Nazareth … ma un conto è conoscerlo, un conto è riconoscerlo. Anche per noi è facile conoscere Gesù, ce lo insegnano a catechismo, magari qualche nonna ancora racconta la sua storia ai nipoti, ci commuoviamo pensando alla sua nascita nel presepio … ma questo sapere non sempre basta per riconoscerlo vero Dio!
Certo ci farebbe comodo un Gesù che risolva tutti i nostri problemi, che ci liberi dalle spine pungenti che segnano la nostra carne, che trasformi la nostra faticosa vita in un qualcosa di fantastico, favoloso, come è appunto quella delle favole … ma questo non accade.
“Ti basta la mia grazia” risponde il Signore a Paolo. La fede non è il frutto dei miracoli, sono i miracoli frutto della fede.
Miracolo è perseverare nella speranza pur vivendo le fatiche e i dolori della vita. “Mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte”; sono le parole di Paolo. È la speranza che i profeti di ieri e di oggi offrono al mondo. Ma quanto è difficile riconoscere un profeta!
Gli uomini di Dio sono tutti coloro che non si omologano al mondo ma hanno la forza di sperare anche in mezzo alle fatiche e alle difficoltà; sono coloro che sanno riconoscere la grazia divina che li raggiunge in ogni momento; sono coloro che sanno sorridere anche nei momenti più difficili dell’esistenza perché sanno che Dio è al loro fianco.
Non basta conoscerti Gesù,
è necessario riconoscerti Dio.
Alimenta la mia povera fede
perché ogni giorno
possa godere della tua Grazia.
Tu, Gesù di Nazareth
Figlio unigenito del Dio altissimo
fa di me un profeta del tuo Amore:
quell’Amore che mi offri ogni giorno,
quell’Amore con cui sei al mio fianco nelle fatiche della vita,
quell’Amore smisurato che supera ogni mio capriccio.
Fa o Signore che chi vede le mie debolezze
possa riconoscere la tua forza.
Amen.