
III settimana del Tempo Ordinario – I
GIOVEDÌ 30 GENNAIO
Dal Vangelo di Marco (4,21-25)
In quel tempo, Gesù diceva alla folla: “Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!”.
Diceva loro: “Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”.
COMMENTO
Gesù, la luce vera è venuta nel mondo per dare luce al mondo. Noi che lo abbiamo conosciuto, noi che ci chiamiamo suoi seguaci, noi che ascoltiamo i suoi insegnamenti abbiamo il dovere di far risplendere questa luce tra le tenebre del mondo. Ma lo facciamo davvero?
La luce illumina e porta vita, quando noi offriamo Gesù Cristo al mondo siamo generatori di fede, di speranza e di carità?
Dobbiamo fare attenzione a quello che ascoltiamo, quelle parole illuminano la nostra vita, la trasfigurano. Quando abbiamo accolto la Parola e abbiamo il coraggio di dichiararci “cristiani” tutto di noi è pubblico, non c’è nulla che possiamo tenere per noi, ogni nostra azione, ogni nostra scelta, ogni nostra parola e ogni nostro pensiero sarà per chi ci incontra riflesso della Luce creatrice. Essere cristiani è una scelta di vita che ti mette necessariamente in prima linea: non si può essere cristiani part time. Preghiamo quest’oggi perché ogni uomo e ogni donna che hanno accolto nella propria vita la vera Luce che è Cristo siano riflesso autentico: le loro esistenze siano trasfigurazione dell’Amore del Padre per ogni creatura. Amen