Domenica 8 dicembre 2024

8 dicembre 2024 | Solennità dell’Immacolata concezione della BVM |

La Verità che rende liberi

Questa seconda domenica di avvento si tinge di bianco. È talmente bella e importante la notizia che ci viene data che è necessario sospendere il clima di attesa e penitenza che stiamo vivendo per lasciarci invadere il cuore dalla gioia.

Sospendiamo il clima di attesa perché il Veniente è già qui, sospendiamo il clima di penitenza perché siamo già salvati.

Penso sia questo il messaggio di questa festa dell’Immacolata. Maria è l’immagine dell’umanità nuova, possibile qui ed ora grazie a me e a te che accogliamo il suo messaggio. In Maria, infatti, ciascuno di noi può cogliere l’opportunità della salvezza. Ogni giorno ci troviamo ad un bivio e ogni giorno con le nostre scelte facciamo un passo in più verso il bene o verso il male.

A differenza di Maria noi siamo inclini a scegliere il male, lo addolciamo con il “così fan tutti”, con il “siamo ormai in una società avanzata”, siamo liberi di pensare come vogliamo, il peccato in fondo è una percezione personale ma di fatto non esiste … Di scuse come queste ne sentiamo a bizzeffe e così dicendo continuammo a scegliere il male.

La realtà però è che il male esiste, e non solo nei territori colpiti dalle guerre, non solo dove qualche pazzo si mette a sparare in mezzo alla folla, il male esiste anche nelle nostre case, per le nostre strade, sui posti di lavoro che frequentiamo, in ogni luogo in cui io e te  siamo; ogni giorno il male tenta di attirarci dalla sua parte: pensiamo male degli altri, diamo giudizi inopportuni, agiamo mossi dall’ira, pensiamo al nostro benessere … e, a causa delle nostre azioni, qualcuno sta male.

Oggi Cristo ci chiede di nascere nelle nostre esistenze, ci chiede di far prevalere il bene al male, ci chiede la disponibilità di dargli una possibilità di rendersi visibile nella storia, ancora una volta, questa volta attraverso di te.

Maria ha saputo trascorrere la sua vita non lasciandosi coinvolgere dal peccato, sul suo esempio tanti altri uomini e donne hanno vissuto in lotta con il male scegliendo la via del bene, oggi ciascuno di noi è chiamato a fare una scelta, difficile certamente, ma una scelta di libertà. Chi sceglie per il bene, infatti, è libero dai condizionamenti della società, pensa con la sua testa, è capace di esprimere il suo parere sulle cose, può camminare a testa alta perché è fiero delle scelte che compie e non si vergogna di guardare in faccia gli altri uomini e le altre donne.

È curioso come Dio si mette totalmente nelle mani di noi uomini, della nostra libertà. Maria avrebbe anche potuto anche rispondere negativamente alla vocazione propostale dall’angelo; eppure, Dio era certo che questa donna, nella sua purezza, non poteva che essere disponibile. Già, perché è la Verità che ci rende liberi e la Verità è Dio stesso.

Di fatto quando ci troviamo a scegliere tra bene e male siamo chiamati a scegliere tra verità e menzogna, tra realtà e illusione.

La solennità dell’Immacolata ci aiuta a rimettere i piedi per terra e a chiamare le cose con il proprio nome, ci aiuta a riconoscere le nostre reali capacità e insieme i ostri limiti. È proprio qui, dove poggiano questi piedi, in questa realtà che possiamo fare la differenza, è proprio qui, tra le nostre capacità e i nostri limiti che Dio pone la sua tenda e viene ad abitare in mezzo a noi, come lo fu per Maria, e come lo fu per i tanti santi che ci hanno preceduto.

Proseguiamo quindi il nostro cammino di avvento nella libertà dei figli che possono rispondere liberamente al Padre.

Signore Gesù,
che oggi mi chiedi
di aprire le porte del mio cuore
al tuo Amore incondizionato,
aiutami a vedere la mia libertà
nella tua presenza
e fa che le mie scelte
possano essere portatrici
della tua presenza.
Amen

Ciò che conta veramente

21 luglio 2024 | XVI Domenica del Tempo Ordinario – anno B –

Leggendo il Vangelo di questa 16 Domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, non posso che accorgermi che attorno a Gesù ci sono due gruppi ben distinti: da una parte i suoi apostoli, stanchi per il lavoro fatto, e dall’altra una folla assetata di … non sappiamo se di insegnamento, di miracoli o di cos’altro.

Non ho potuto che chiedermi in quale di queste due folle io possa identificarmi. Come prete e come credente mi verrebbe da dire facilmente di essere dalla parte di quelli che hanno lavorato tanto per Gesù e che ora si meritano il riposo, dall’altra, se voglio davvero essere sincero con me stesso, non posso che riconoscere di vivere momenti in cui sono alla ricerca di un pastore che mi aiuti a ritrovare la via di casa.

Un tempo forse era più facile pensare che quelle pecore senza pastore fossero i lontani, i non battezzati, coloro che non hanno avuto la possibilità di conoscere Gesù; oggi mi guardo attorno e non posso che riconoscere che quella folla di dispersi siamo tutti noi. Viviamo in una società che ci propone facili soluzioni ai nostri problemi, alle nostre fatiche e finiamo per abbandonarci ad esse; col tempo arriviamo a dipendere così tanto da queste soluzioni che diventiamo incapaci di vivere senza di esse, le trasformiamo in divinità. È più facile bussare la porta a colui che ogni giorno ti regala del pesce piuttosto che a colui che può insegnarti a pescarlo. Il Signore Gesù ci offre un insegnamento per affrontare le sfide della vita, non per bypassarle, ci insegna come star dentro nella fatica a testa alta non a gettare la spugna davanti al primo ostacolo. In altre parole: Gesù ci insegna a diventare uomini e donne con la spina dorsale forte per affrontare la vita, non ci trasforma in perdenti che attendono il tempo che passa illudendosi di vivere e scoprendosi poi incapaci di affrontare ciò che inevitabilmente la vita ti pone sul cammino.

Quindi, abbiamo bisogno certamente di riposo nel Signore, ma abbiamo più bisogno di imparare a vivere con Lui; stare con Gesù significa assaporare quella rigenerazione del corpo e dello spirito prodotta dal suo esserci silenzioso e rispettoso ma compassionevole e misericordioso, in altre parole siamo rigenerato nell’Amore che Lui riversa su di noi.Tu pastore sensibile e misericordioso
smuovi in noi il desiderio di conoscerti
e di corrispondere al tuo Amore.
Come credenti facciamo qualcosa
per dirti agli uomini
che incontriamo nel cammino,
aiutaci a non illuderci
di essere gia dei maestri perfetti del tuo Amore.
Anche per noi è facile rimanere ammaliati
dalle promesse che il mondo ci offre,
mantieni i nostri occhi
fissi su ciò che davvero ristora,
su ciò che davvero ci rende liberi,
su ciò che davvero fa di noi
uomini e donne che vivono
la vita pienamente.
Amen.