23 giugno 2024 – XII Domenica del Tempo Ordinario B |
Quante volte nella vita attraversiamo tempeste, burrasche … quante volte abbiamo la sensazione di essere abbandonati da tutto e da tutti …
Le letture di questa 12 domenica del Tempo Ordinario, Pasqua della settimana, parlano proprio di questi momenti.
Certo è bello trascorrere del tempo con Gesù quando ci offre il pane da mangiare come durante la moltiplicazione dei pani; è bello stare accanto a Gesù quando ti offre il vino per fr festa coni tuoi amici, come alle nozze di Cana … ma quando ti trovi in mezzo ad un lago e non vedi più le sponde né da una parte né dall’altra (non per niente quel lago era chiamato mare di Galilea) e scoppia una tempesta … le onde alte, tutti si agitano in quella piccola barca da pescatori che presto viene riempita d’acqua … e tu hai la sensazione di affondare assieme a quell’onda che ti ha sommerso … e lui, quel Gesù a cui poco prima pensavi di mettere in mano la tua vita è lì che dorme così profondamente che non si accorge di nulla! Ma quale Dio può permettere questo? Come può questo Maestro essere davvero il Messia atteso? Perché in quei giorni in cui tutto mi pare vada al contrario Lui non c’è? Perché quando scopro una malattia difficile da superare Gesù sparisce dalla mia vita? Cambiamo gli scenari ma le domande sono le stesse!
Quanto vale la pena credere in Gesù se poi quando ne ho bisogno lui non è con me?
Un saggio brasiliano che non ha voluto lasciarci il nome un giorno scrisse:
Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che per ogni giorno della mia vita, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora: “Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te, ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?”
Ed il Signore rispose: “Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta il tuo cammino e che non ti avrei lasciato solo neppure un attimo, e non ti ho lasciato… i giorni in cui tu hai visto solo un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.
Potremmo a questo punto chiederci: ma di cosa dobbiamo aver paura? Lui è sempre lì, accanto a noi, sia che festeggiamo sia che soffriamo. Di cosa ci lamentiamo? Lui ci sta gia accompagnando o portando sulle sue spalle nonostante i nostri brontolamenti. Lui, il Signore della storia e creatore di tutto quanto esiste si preoccupa, cioè si occupa prima di noi, prima del momento in cui noi possiamo accorgerci di aver bisogno di Lui. In questa giornata ritagliamoci un istante per riconoscere la sua presenza nella nostra vita e rendere grazie per queste attenzioni non dovute né scontate. Amen.