Mercoledì 18 dicembre 2024

MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE | 2° giorno della Novena

Dal Vangelo di Matteo (11,28-30)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele,

che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; .

COMMENTO

Ieri la Parola ci ha aperto gli occhi sul desiderio di Dio di entrare nella storia dell’umanità così come è, in mezzo ai peccati, ai tradimenti e agli omicidi; oggi ci viene mostrato come in questa umanità, che pare essere sempre più oscura (pensiamo alle cronache anche dei nostri giorni), lo sguardo di Dio può aiutarci a cogliere i semi dell’amore eterno che cercano di fiorire.

L’immagine di Giuseppe che con coraggio accoglie in casa Maria, la ragazza che lui amava, pur non comprendendo ciò che stava succedendo, il suo essere giusto davanti alla Parola di Dio che ha raggiunto; il suo focalizzare l’attenzione non sul “cosa diranno gli altri” ma sul “di cosa ha bisogno Maria ora”. Giuseppe è ancora oggi immagine dell’uomo giusto che mette al primo posto l’amore per Dio e per i fratelli.

Preghiamo quest’oggi per tutti coloro che fanno fatica a poggiare le loro certezze nelle mani di Dio, possano riscoprire la grandezza dell’Amore ricevuto e donato. Amen

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