Martedì 5 novembre

MARTEDÌ 5 NOVEMBRE

Dal Vangelo di Luca (14,15-24)

Uno dei commensali, avendo udito questo, gli disse: “Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!”. Gli rispose: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena””.

COMMENTO

C’è sempre qualcosa da fare prima di dare tempo a Dio. Tanto lui ha l’eternità qui invece il tempo scarseggia sempre.

Non ti ho visto messa domenica. Ero con la mia famiglia in montagna, al lago, al centro commerciale… avevo i compiti da fare, dovevo studiare … è l’unico giorno che posso riposare… dovevo fare il giardino… quante altre scuse ho sentito in questi anni!

Se è vero che Dio ha l’eternità per aspettarci, noi abbiamo solo questo tempo per incontrarlo. La meraviglia del Regno dei cieli può davvero iniziare qui e ora, in ciascuna delle bellissime situazioni che desideriamo vivere. Mettendo Dio al primo posto avremo la possibilità di sperimentare ogni attività, impegno, situazione della vita come un dono nel quale vivere l’amore di Dio.

Per tutte le volte che non ti abbiamo messo al primo posto, signore, ti chiediamo perdono.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.