Dal Vangelo di Luca (13,18-21)
Diceva dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami”.
E disse ancora: “A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata”.
COMMENTO
Il Regno di Dio! Subito la nostra mente va ai Castelli delle favole, ai cavalieri, alle bandiere che sventolano…
Gesù invece usa un registro totalmente inaspettato: un granello di senape, lo lievito.
Il Regno di Dio non solo è qualcosa che si nasconde, ma addirittura muore a se stesso per trasformare ciò che ha attorno in un qualcosa di meraviglioso.
Il Regno di Dio è in noi e, se lo lasciamo agire, possiamo anche noi diventare una meraviglia sempre più appetibile.
Il Regno di Dio siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di sparire agli occhi degli uomini affinché lo Spirito possa manifestarsi a loro.
Per ogni volta che il nostro protagonismo non ha lasciato lavorare il tuo Spirito, Signore, ti chiediamo perdono.