LUNEDÌ 11 NOVEMBRE | S. Martino di Tours, vescovo
Dal Vangelo di Luca (17,1-6)
Disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai”.
Gli apostoli dissero al Signore: “Accresci in noi la fede!”. Il Signore rispose: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
COMMENTO
Lo sguardo di misericordia di Dio su di noi e sempre disposto ad offrirci una possibilità sempre nuova, perché mosso dal dolore di averci distanti. Potremmo anche dire che noi siamo sempre al centro dei pensieri e quindi dalle preoccupazioni di Dio, proprio come ogni figlio, è sempre al centro dei pensieri e delle preoccupazioni dei propri genitori. Finché la misericordia è rivolta nei nostri confronti tutto va bene e ci fa pure comodo, ma quando ci viene chiesto di metterla in pratica nei confronti dei nostri fratelli iniziano tutte le nostre rimostranze.
Ma quanto ci stanno davvero a cuore questi fratelli? Quanto sono disposto a consumarmi pur di aiutare un fratello ad uscire dal tunnel di morte che sta attraversando senza rendersene conto? Accresci, Signore, è la mia fede, affinché possa fare della mia vita uno strumento della tua misericordia. Amen.