GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE
Dal Vangelo di Luca (15,1-10)
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Ed egli disse loro questa parabola:
“Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”..
COMMENTO
La convinzione del cristiano medio è che la propria vita sia un cammino alla ricerca di Dio. Giorno dopo giorno ne scopro un pezzetto e al termine della vita finalmente scoprirò il volto tanto desiderato. In realtà il Dio di Gesù Cristo non se ne sta seduto comodo nel salotto di casa in attesa che noi bussiamo alla sua porta. Il Dio di Gesù Cristo si scomoda e viene a cercarci perché è preoccupato per noi, perché nel suo amore smisurato per l’uomo non può perdere né stare lontano da nessuno dei suoi figli. Già in Abramo Dio si manifesta all’umanità, e poi nei profeti e in ultimo in Gesù Cristo addirittura decide di condividere l’esperienza terrena dei suoi figli. Questo Dio non è un reclutatore o un mercenario, ma cerca di recuperare relazioni d’amore con i suoi figli più lontani perché possano fare di nuovo l’esperienza del calore materno e paterno che li ha introdotti alla vita.
Lasciamoci trovare da Dio, lasciamo che il suo amore plasmi di nuovo le nostre esistenze. Amen.