Il Signore designò altri settantadue e li inviò

V settimana del Tempo Ordinario – I

VENERDÌ 14 FEBBARIO | Il Signore designò altri settantadue e li inviò

Ss. Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo – Patroni d’Europa (festa)

Dal Vangelo di Luca (10,1-9)

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

COMMENTO

L’amore è il motore della vita” – Già i filosofi greci avevano formulato questo concetto, forse Dante per primo lo formula in modo poetico. In questo giorno dedicato a tutti gli innamorati non possiamo che iniziare così la nostra riflessione.

Oggi la liturgia ricorda i Santi Cirillo, vescovo e Metodio, monaco. Due fratelli che hanno fatto della loro vita uno prezioso strumento di evangelizzazione per l’Europa dell’Est, per questo li ricordiamo come patroni d’Europa. Sempre in questo giorno però la pietà popolare ricorda San Valentino, della cui storia non si conosce nulla tranne che probabilmente sia stato vescovo di Terni.

Che cosa hanno in comune questi santi e come possiamo rifarci al vangelo che abbiamo oggi ascoltato?

La risposta penso sia così semplice che pare scontata: se non fosse per l’Amore di queste persone nei confronti di Dio, noi oggi non saremo qui a ricordarle.

L’unica grande forza degli inviati da Dio è l’Amore che li ha scelti e riconosciuti come destinatari delle proprie attenzioni. Nessuno potrebbe testimoniare l’Amore senza averne fatto esperienza. Ciò che ci mette in moto come persone avvicinandoci agli altri è solo l’amore nei loro confronti.

Cosa sprona un ragazzo od una ragazza, dopo una intensa giornata di lavoro, a vestirsi elegante per raggiungere colui o colei che ritiene in quel momento essere la persona più importante della sua vita?

Cosa spinge un papà od una mamma, dopo una faticosa giornata di lavoro, a passare del tempo con i propri figli, giocando con loro, aitandoli nei compiti, ascoltandoli nei racconti delle loro giornate o restando svegli in attesa del loro rientro notturno?

Cosa spinge uomini e donne a lasciare la propria casa, i propri amici, le proprie passioni per andare in territori sconosciuti a portare il Vangelo?

La risposta è una sola per tutte le domande: l’Amore. Proviamo oggi a chiederci: quanto è il nostro Amore per Dio? quanto sono disposto a mettere in gioco della mia vita per testimoniarlo?

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